Mantova in bici: tra bellezze cittadine e comode ciclabili

I laghi, le mura e i palazzi storici, ma anche la sbrisolona, gli agnolotti e il salame. Mantova è una città di grande interesse culturale con una gastronomia invidiabile (d’altronde siamo in Italia) e uno dei modi migliori per scoprirla è in sella ad una bici sfruttando gli itinerari intorno alla città.

Per affrontare il nostro percorso non dobbiamo dimenticarci di vestire le nostre bici con le borse laterali Boulevard o le borse laterali a Bisaccia Avenue: sicuramente potremo riporre qui i capi che non usiamo pedalando e indubbiamente si riveleranno utili per tornare a casa con qualche prelibatezza da assaporare nei giorni successivi.

Dalla stazione verso il centro cittadino

Il nostro giro di Mantova in bici comincia dalla stazione. In questo modo, possiamo raggiungere il punto di partenza in modo sostenibile e senza perdere tempo a cercare il parcheggio. Una volta scesi dal treno con la nostra bici, o dopo averne noleggiata una, possiamo dirigerci subito verso il centro cittadino.

Pedaliamo meno di un chilometro tra strade asfaltate e ciottolate e ci troviamo già nel pieno cuore della città. Seguendo il nostro itinerario ci imbattiamo nella Basilica di Sant’Andrea: la più grande cattedrale di Mantova. Riconosciuta come un capolavoro dell’architettura rinascimentale, la Basilica è stata l’ultima opera di Leon Battista Alberti che, dopo aver presentato il progetto a Ludovico II Gonzaga, ha ottenuto l’autorizzazione per l’inizio dei lavori nel 1470, solo due anni prima di morire. Negli anni successivi, diversi architetti si susseguono nella direzione dei lavori di costruzione della chiesa. Nonostante tra la realizzazione della facciata e della cupola intercorrano circa 300 anni, la Basilica rimane una delle più tipiche realizzazioni albertiane perché la precisione del progetto era tale da non ammettere deroghe sostanziali.

Piazza Sordello con i suoi monumenti e il castello

Superata la Basilica di Sant’Andrea, proseguiamo il nostro giro a Mantova in bici e ci troviamo in Piazza Sordello: ampio slargo caratteristico del centro mantovano. Qui si trova il Palazzo Ducale di Mantova: anch’esso è riconosciuto come capolavoro rinascimentale e fin dai primi anni del 1300 è stato residenza principale dei Gonzaga. Oggi il palazzo è visitabile acquistando il biglietto in loco o su internet.

Percorriamo qualche metro e siamo al cospetto del Castello di San Giorgio, circondato sui quattro lati da un fossato. Costruito sempre in epoca medievale (tra il 1395 e il 1406) sulle rovine della chiesa di Santa Maria di Capo di Bove, il castello è stato per lungo tempo residenza della famiglia Gonzaga. Dal 1815 con la dominazione austriaca divenne il carcere di massima sicurezza dove venivano richiusi gli oppositori. Oggi rimane uno splendido esempio di architettura militare tardo medievale e uno dei monumenti più iconici della città. Anche il castello, oggi, rimane aperto al pubblico.

Per la visita ai monumenti di Piazza Sordello e del Castello, possiamo legare la nostra bicicletta portando con noi le borse Boulevard grazie alla comoda fascia a tracolla.

Il Campo Canoa, teatro del BAM!

Costeggiamo il lago inferiore di Mantova su un comodo e sicuro itinerario ciclabile senza mezzi a motore e quando giungiamo al confine con il Lago Vallazza, sempre rimanendo nella corsia riservata, attraversiamo il ponte. Ripercorrendo le sponde del Lago Inferiore potremo ammirare lo skyline di Mantova in bici fino ad arrivare nei pressi del Campo Canoa.

Proprio qui tra i 9 e l’11 di Giugno si terrà il BAM! (Bicycle Adventure Meeting): il raduno europeo dei cicloviaggiatori. Un weekend dove gli avventurieri a pedali di tutti i generi e di tutte le età si trovano nello stesso prato per condividere storie e ispirarsi a vicenda in stile leggero e goliardico. Quale occasione migliore, dunque, per caricare nelle nostre borse GIVI-bike l’occorrente per dormire in tenda e passare un week end in compagnia? L’evento è aperto a tutti e non lontano dalla città.

La ciclovia Mantova-Peschiera

Proseguendo verso Nord, pedaliamo sulla ciclabile Mantova-Peschiera che fa parte dell’Eurovelo 7 (ciclo-itinerario che percorre tutta l’Europa da Nord a Sud: da Capo Nord a Malta). Seguiamo il percorso del Diversivo Mincio per un lungo tratto dove l’asfalto si alterna alla ghiaia e possiamo dimenticarci degli odori e dei rumori delle auto. La ciclabile Mantova-Peschiera si snoda per 37 km lungo il fiume Mincio su sede propria.
Non è questo il caso, ma se decidiamo di percorrerla tutta e arrivare sulle sponde del lago di Garda, possiamo seguire l’Eurovelo 7 e collegarci all’itinerario nella Valle Isarco di cui avevamo parlato qui.

Il rientro a Mantova in bici

All’altezza del piccolo abitato di Sacca, invertiamo il nostro senso di marcia e cominciamo il nostro rientro verso Mantova. Seguiamo la ciclovia Destra Mincio (o ciclovia dell’Acqua) passando tra canali, ponti e borghi davvero caratteristici. Come per esempio Rivalta sul Mincio che fino agli ’80 del secolo scorso era popolato da vallivi, cacciatori e pescatori e dove oggi sorge il Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume, dove si possono osservare le tecniche e la strumentazione adottate nel corso del tempo, dai primi reperti di presenze umane fino ai giorni nostri. Siamo nel cuore della Riserva Valli del Mincio e quindi non possono mancare riferimenti a flora e fauna che popolano la zona.

Il nostro itinerario di Mantova in bici si conclude passando dai giardini Belfiore, dove alcuni patrioti del Risorgimento italiano furono giustiziati tra il 1851 e il 1855. Da qui, la stazione da cui siamo partiti è ormai vicina, ma vale la pena di dare gli ultimi colpi di pedale costeggiando il lago Superiore e, se siamo fortunati, goderci gli splendidi colori del tramonto che si riflettono nelle sue acque.

Scopri quì l’itinerario Komoot oppure scarica direttamente il file dell’itinerario a questo link.