IL SENTIERO DELLA VALTELLINA: PEDALANDO IN SICUREZZA DA COLICO A BORMIO

Il Sentiero Valtellina è un itinerario ciclopedonale che si snoda lungo le rive del fiume Adda, da Colico a Bormio, per una distanza totale di 114 chilometri e un dislivello positivo di 1250 m. La maggior parte del percorso incontra superfici asfaltate, in minor parte ci troveremo a far scorrere le ruote su un delicato sterrato che non presenta mai difficoltà.

L’itinerario permette di immergersi in un viaggio lento alla scoperta dei pittoreschi villaggi e delle meraviglie paesaggistiche e naturali della Valtellina. Pedalando in sicurezza da Colico a Bormio saremo abbracciati dalle maestose Alpi Retiche, i loro suggestivi terrazzamenti vitati e dalle Alpi Orobie.

Il senso di percorrenza è indicato da ovest verso est, cioè da valle a monte, ma nulla vieta di godersi la discesa e partire da Bormio per planare sulle coste del Lago di Como lentamente.

Il Sentiero Valtellina: tutto d’un fiato o diviso in tappe di più giorni?

Lungo il percorso si trovano numerose zone di sosta ben attrezzate e punti di noleggio biciclette. Tutto l’itinerario si sviluppa su sede protetta, al sicuro dal traffico veicolare. Ci si sente immersi nella natura che ha la capacità di allontanare qualsiasi preoccupazione e concederci dei momenti di profondo relax. Il Sentiero Valtellina risulta, quindi, adatto anche alle famiglie con bambini (certo, calibrando le tappe in base alle necessità e capacità dei più piccoli).

Se vogliamo percorrere il Sentiero Valtellina tutto d’un fiato, possiamo caricare la nostra bici con le borse della linea Adventure usando i set up “Bikepacking Medium” o “Bikepacking Light” che ci offrono tutta la capienza necessaria per alloggiare gli spuntini, il kit foratura e i pochi vestiti che ci possono servire. Possiamo anche dividere la pedalata in più tappe appoggiandoci alle frequenti strutture ricettive e ristorative, dove è possibile assaporare le ricche tradizioni enogastronomiche locali. In questo caso, possiamo utilizzare le borse della linea Experience o un set up ibrido in base all’attrezzatura che ci occorre e alla modalità di viaggio (per esempio pernottamento in teda o in struttura).

La parte pianeggiante: da Colico a Tirano

Saltiamo in sella alle nostre poderose biciclette davanti alla stazione ferroviaria di Colico. Da subito ci accoglie una vista magnifica della parte nord-orientale del Lago di Como: tra i rilevi alpini si innalzano imponenti e le tranquille acque del lago, possiamo scorgere gli abitati adagiati sui pendii.

A soli due chilometri dalla stazione, incontriamo il Fiume Adda che si immette nelle acque del Lago. Sarà proprio l’Adda a farci compagnia durante tutta la nostra pedalata sul Sentiero Valtellina.

Dopo una ventina di chilometri dalla partenza ci troviamo a Morbegno, dove affiancheremo il ponte di Ganda: uno dei simboli della cittadina. La costruzione del ponte, che attraversa l’Adda, risale al 1778 per opera dell’architetto milanese Francesco Bernardino Ferrari, in seguito ad un’alluvione aveva distrutto il precedente ponte degli inizi del ‘500.

Rimaniamo sulle rive settentrionali del fiume per ancora pochi chilometri, a Salvetta attraversiamo il fiume per poi tornare sulla sponda orografica sinistra all’altezza di Sondrio che merita sicuramente una visita.

Lasciato il capoluogo alle spalle, riprendiamo a costeggiare il corso dell’Adda. Appena superata Tresenda, il Sentiero Valtellina entra nel bosco per regalarci un po’ di refrigerio anche durante le calde giornate estive.

Ancora qualche colpo di pedale e giungiamo a Tirano: abbiamo percorso i primi 75 km della ciclopedonale. Questo tratto è il più pianeggiante: contiamo, infatti, solo 400 m di dislivello positivo (e 160 di dislivello negativo).

Se vogliamo percorrere il Sentiero Valtellina in due giorni, Tirano può essere un buon “punto tappa” per dividere in modo abbastanza equilibrato le fatiche della pedalata. La cittadina offre diversi punti di interesse; in particolar modo, da non perdere, il Santuario della Madonna di Tirano, considerato una delle chiese più belle della Lombardia e Palazzo Salis con le sue cantine restaurate risalenti al Cinquecento.

La salita finale per arrivare a Bormio

Nella seconda parte del Sentiero Valtellina affrontiamo una quarantina di chilometri con quasi 900 m di dislivello. Le pendenze sono sempre dolci come conferma una delle regole più amate dai cicloviaggiatori: se si costeggiano corsi d’acqua o ferrovie, possiamo essere ,abbastanza – l’incertezza è sempre d’obbligo – , sicuri di non incontrare salite “spezza gambe”.

Pochissimi chilometri dopo Tirano incontriamo l’abitato di Lovero con il suo lago di origine artificiale che contribuisce alla produzione di energia delle centrali idroelettriche della bassa valle.

Procedendo verso nord, vediamo dominare sempre di più la natura alpina. Nella parte iniziale della salita lungo il Sentiero Valtellina possiamo ammirare ancora alcuni vigneti che poi lasciano spazio ai pini verdeggianti e alla natura tipicamente alpina.

Pedaliamo costeggiando la Statale dello Stelvio (senza mai immetterci) e restando fedeli alle rive dell’Adda.

Superati alcuni piccoli paesini disseminati lungo i dolci pendii che ci circondano, approdiamo a Bormio, punto d’incontro di ben quattro valli: Valdidentro, Valfurva, la Valle del Braulio e Valdisotto.

L’abitato, per le sue relativamente estese dimensioni e per le sembianze da “cittadina montana”, è forse definibile come la capitale dell’Alta Valtellina. È una meta turistica molto gettonata sia in estate che in inverno. Durante la stagione più fredda, infatti, offre ottime piste da sci e itinerari per ciaspolatori e sci alpinisti. Quando le temperature si alzano, la neve scopre i magnifici prati tra cui si snodano itinerari ciclabili per ogni tipo di appassionati. Gli amanti delle le ruote strette che scorrono veloci sull’asfalto sicuramente sanno che Bormio è stata per sette volte sede di un arrivo di tappa del Giro d’Italia. Chi invece vuole divertirsi a far scorrere le ruote grasse sui sentieri sterrati può trovare divertimento percorrendo le numerose piste disponibili, tra cui vale la pena di segnalare la salita ai Laghi di Cancano (dai quali passa l’Adda che nasce poco sopra).

Percorrendo il Sentiero Valtellina con le bici equipaggiate con le borse GIVI-bike possiamo vivere un viaggio lento lasciando che l’Adda ci mostri la via dalle sponde del Lago di Como alle porte del Parco Nazionale dello Stelvio.